Al giorno d’oggi siamo circondati da anglicismi, soprattutto nel settore tecnologico e digitale. Ma sappiamo davvero a cosa corrispondono? Cosa significano? Cosa rappresentano? Un esempio è il facility management, di cui tratteremo in questo articolo.
Facility management: significato e cosa fa
L’utilizzo di parole inglesi per definire elementi, situazioni o semplicemente per sostituire il corrispondente italiano è diventata una pratica molto comune dei nostri giorni.
Il motivo risiede principalmente nel fatto che la lingua inglese è immediata e semplice di sua natura per cui il suo lessico fa sì che una singola parola racchiuda in sé un concetto più ampio e complesso. Questo, però, fa sì che spesso si tende a non indagare la natura di queste parole con il rischio di non comprendere appieno il concetto o cosa racchiudano quest’ultime o, peggio, di fraintendere il loro vero significato.
Questo avviene nella fattispecie nei settori più innovativi come quelli tecnologici e digitali, dove gli anglicismi molto utilizzati sia per la loro semplicità sia perché, inoltre, danno un sentore più tech rispetto all’italiano. Nello specifico del nostro settore, oggi parleremo di facility management.
Facility management viene dalla traduzione letterale “gestione delle strutture” ed è una funzione aziendale col ruolo di gestire e organizzare lo spazio lavorativo in modo strategico affinché sia confortevole per i dipendenti e allo stesso tempo permetta di raggiungere gli obiettivi prefissati. Nello specifico, il facility management si occupa della gestione degli edifici, degli impianti, dei macchinari e dei servizi di un’azienda e controlla tutte le attività.
Colui che si occupa di tutto questo è il facility manager che ha tre mansioni specifiche:
- Progettare e coordinare i servizi e le attività;
- Aumentare la produttività e la performance dell’azienda;
- Adattare l’azienda alle esigenze del mercato attuale.
Per fare questo, ci sono tre tipologie di approcci:
- Strategico, ovvero trovare e distribuire le risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi;
- Analitico, ovvero comprendere le necessità e le difficoltà dei lavoratori, controllare i risultati e cercare sempre modi di migliorare, attraverso nuove tecniche e competenze;
- Gestionale-operativo, ovvero gestione dei metodi e dei tempi di distribuzione dei servizi a disposizione;
Facility management e strumenti digitali
Da come possiamo capire, il ruolo del facility manager comporta determinate responsabilità riguardo ambiti ed elementi molto diversificati. In questo contesto, il facility manager può usufruire, appunto, delle nuove tecnologie che si rivelano un valido aiuto soprattutto negli ambiti organizzativi.
Grazie all’evoluzione digitale, sono stati sviluppati software, app e piattaforme che permettono di gestire anche le aziende più complesse, attraverso strumenti di pianificazione e schedulazione. Inoltre, questi strumenti permettono non solo di semplificare il lavoro, ma anche di risparmiare in termini di costi di gestione e tempo, ottimizzando le performance attese e coordinando la forza lavoro in modo ergonomico.
Altro punto a favore degli strumenti digitali è l’affidabilità, essendo tutti forniti di cloud che archiviano tutte le informazioni necessarie.
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